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“La tecnicizzazione dell’esistenza: il fatto che, indirettamente e senza saperlo, come le rotelle di una macchina, possiamo essere inseriti in azioni di cui non prevediamo gli effetti, e che, se ne prevedessimo gli effetti, non potremmo approvare - questo fatto ha trasformato la situazione morale di tutti noi. La tecnica ha fatto sì che si possa diventare “incolpevolmente colpevoli”, in un modo che era ancora ignoto al mondo tecnicamente meno avanzato dei nostri padri.” Günther Anders GÜNTHER ANDERS L’ULTIMA VITTIMA DI HIROSHIMA Günther Anders (1902 - 1992), allievo di Husserl e di Heidegger, compagno di studi e primo marito di Hannah Arendt, è uno dei maggiori pensatori “eretici” del Novecento. Autore di confine tra filosofia e letteratura, divenne noto soprattutto per la sua riflessione sul “dislivello prometeico” tra l’uomo e la tecnica (L’uomo è antiquato, vol. I e II, 2003). Tra i suoi libri più apprezzati ricordiamo: Kafka. Pro e contro (2006); Il mondo dopo l’uomo (2008); La catacomba molussica (2008); Lo sguardo dalla torre (2012); La battaglia delle ciliegie (2012) e Diario di Hiroshima e Nagasaki (2014). GÜNTHER ANDERS L’ULTIMA VITTIMA DI HIROSHIMA IL CARTEGGIO CON CLAUDE EATHERLY, IL PILOTA DELLA BOMBA ATOMICA A CURA DI MICAELA LATINI ISBN 978-88-5753-XXX-X XX,00 euro MIMESIS Mimesis Edizioni La vita di Sophia www.mimesisedizioni.it MIMESIS / LA VITA DI SOPHIA Claude Eatherly, pilota e metereologo, era un ragazzo texano di 27 anni quando ordinò lo sgancio della prima bomba atomica della storia, Little Boy, che colpì Hiroshima il 6 agosto 1945. Nonostante la giovane età, non era certo un dilettante: per quella missione vennero scelti i migliori piloti della US Army, e Eatherly aveva già dato prova del suo valore militare, abbattendo, nel corso della sua fulminante carriera, più di trenta aerei nemici. Dopo lo sgancio della bomba, tuttavia, lasciò l’esercito e rifiutò qualsiasi riconoscimento al valore da parte degli Stati Uniti. Compì anche maldestre rapine e altri piccoli crimini, con la speranza di trovare sollievo nel biasimo collettivo. Ma ciò non bastò a placare i suoi dilanianti sensi di colpa e Eatherly venne internato in un ospedale psichiatrico. Fu in questo momento, quattordici anni dopo Hiroshima, che iniziò un carteggio con Günther Anders, il filosofo tedesco autore del capolavoro L’uomo è antiquato. Il risultato è questo libro: un commovente scambio epistolare tra Anders e un’anima persa, in cerca di un’espiazione tanto impossibile quanto necessaria. Dopo anni di assenza dalle librerie, torna disponibile una delle testimonianze più toccanti sul disastro che cambiò per sempre la coscienza collettiva.